Mi piacerebbe trattare il coraggio da una prospettiva diversa.
Una prospettiva dalla quale iniziare a vedere la realtà, non come qualcosa che ci accade, che subiamo, ma come una concreta manifestazione della persona che ognuno di noi è, sente di essere, o ambisce a diventare.
Prospettiva estesa ad ogni “spicchio” della cosiddetta “Ruota della Vita”.
Possiamo infatti immaginare e rappresentare la vita di ciascuno di noi come una grande ruota, formata da diversi “spicchi”.
Ogni “spicchio” raffigura un ambito diverso della nostra esistenza.
Se hai passato i “trenta”, ricorderai senz’altro la trasmissione televisiva “La Ruota della Fortuna”, andata in onda fino al 2009: ogni “spicchio” rappresentava un premio in denaro che i concorrenti avevano la possibilità di accumulare durante la partita, e poi vincere indovinando la frase misteriosa, riguardante un tema specifico, nascosta dietro al tabellone.
Nella “Ruota della Vita” gli “spicchi” non rappresentano premi in denaro, bensì le aree della nostra vita:
Salute
Spiritualità
Energia Fisica (o Tempio del Corpo) Relazioni
Lavoro/Carriera
Divertimento
Finanze
Credenze
Comunità
Quello che accade molto spesso, è che ci focalizziamo unicamente su uno di questi spicchi, tralasciando tutti gli altri.
Penso, per esempio, alla persona talmente concentrata nel raggiungere un obiettivo di carriera, da non accorgersi di stare trascurando magari la propria salute o la propria famiglia o entrambe.
Oppure alla persona che, impegnata a “rincorrere il denaro”, accetta di scendere a compromessi con i propri valori fondamentali, infischiandosene allegramente del bene del prossimo.
Il segreto, se così lo vogliamo chiamare, è pensare ad ogni area come una parte fondamentale ed imprescindibile del tutto.
Lo schema ricorrente
So per esperienza che non è affatto semplice farlo.
D’altronde, ci viene richiesto fin da piccoli, di imparare in fretta a scalare le gerarchie sociali.
Basti pensare a come sono strutturati l’ordinamento scolastico ed il sistema formativo: numeri, punteggi, voti, classi.
Veniamo educati nell’ottica di raggiungere il prima possibile una determinata posizione sociale.
Ingabbiati in schemi comportamentali che non ci appartengono, che non sentiamo nostri, ma che altri ci impongono di seguire in nome di un risultato.
In mezzo a tutto questo vortice, il rischio di perdersi è decisamente molto alto.
È così che subentra la compensazione: compensiamo per esempio quello che sentiamo mancarci nelle relazioni, con la carriera o con la cura ossessiva e maniacale del corpo.
Cioè, ci buttiamo a capofitto dentro surrogati di felicità.
Un diverso approccio alla vita
Perché invece di pensare alla vita come una somma di risultati da raggiungere, non iniziamo a pensarla come una serie di lezioni che la nostra anima può imparare per elevarsi ad un livello superiore di noi stessi?
Senza numeri, punteggi, voti, classi o giudizi.
Impariamo ad abbandonarci, ciascuno con i propri tempi, alla persona che sentiamo di essere realmente.
Ad affidarci alla consapevolezza che la nostra felicità provenga dalla nostra natura intrinseca di sentirci liberi di essere.
Ti starai magari chiedendo: che cosa c’entra il coraggio?
Oggi più che mai, ci vuole coraggio per lasciarsi guidare da una forza interiore, che non puoi vedere, non puoi toccare, ma puoi sentire ben viva dentro di te e che ti spinge ad essere di più di chi sei ora.
È un’energia inspiegabile, che alimenta il desiderio di diventare quella persona che un giorno, al momento giusto, sarà capace di esprimersi finalmente libera da inutili sovrastrutture, nel modo più vero ed autentico.
Ci vuole un “coraggio da leoni” per decidere di iniziare un percorso di trasformazione personale e spirituale, che ti spoglierà di tutte quelle certezze che pensavi di avere.
Soprattutto, un percorso che ti farà cadere, crollare, morire sotto i colpi delle tue emozioni per farti poi rinascere sintonizzato sulle frequenze più alte della tua essenza.
Un passaggio fondamentale per riuscire a vivere ad un livello di consapevolezza così elevato, nella piena abbondanza di una realtà che si manifesta attraverso di te.
Cos’altro è questo, se non vero coraggio?!
Il coraggio di essere nient’altro che te stesso.