Il “Percorso di Orientamento al Futuro”, aiuta ragazzi e ragazze adolescenti, a comprendere davvero chi sono e che cosa sono “chiamati” a portare nel mondo.
Un percorso che ha come intento primario quello di affiancare i ragazzi alla scoperta della consapevolezza più autentica.
Hai presente come lo scultore ricava la statua dal blocco di marmo?
Lo scultore, toglie tutto ciò che si trova in superficie, che è superfluo, ed istante per istante la statua gli si rivela.
Un processo che avviene per “sottrazione” e non per “addizione”.
La stessa cosa avviene nel viaggio che porta alla vera consapevolezza di noi stessi.
Non dobbiamo aggiungere.
Dobbiamo togliere e lasciare andare.
Fin da piccoli, veniamo educati a metterci addosso ogni tipo di maschera, armatura o corazza.
Cresciamo all’insegna del “fai così”, “fai cosà”, “diventa questo”, “diventa quello”.
Tutti, i nostri genitori, i nostri insegnanti, ci chiedono: “Che cosa vuoi fare da grande?”
Ma, qualcuno, ti ha mai chiesto: “Tu, chi sei?”.
Nessuno, mi ha mai chiesto “Giampaolo, chi sei davvero?”
E così, questa domanda, non riusciamo a farcela nemmeno noi.
Sempre troppo presi ed impegnati a fare; a imparare; a raggiungere obiettivi ed ottenere risultati.
Obiettivi e risultati che, spesso, non sono i nostri.
Sono dettati da aspettative, attaccamenti, condizionamenti, credenze, che altri proiettano su di noi e che noi assorbiamo, il più delle volte senza accorgercene nemmeno.
E questo, significa vivere nell’attaccamento ad uno status sociale, ad un ruolo, per sentirci sempre all’altezza di qualcuno o di qualcosa.
Significa vivere nel bisogno di soddisfare il nostro ego, personalità, identità.
La vera consapevolezza, arriva quando ci spogliamo di tutto questo.
Quando ci spogliamo finalmente dei nostri pensieri, credenze, convinzioni, aspettative, maschere, attaccamenti.
Essere davvero consapevoli di chi siamo, significa lasciare andare tutti gli schemi mentali e condizionamenti.
La consapevolezza, quella autentica, arriva quando impariamo davvero a conoscere noi stessi, non in funzione di chi vogliamo essere, vogliamo diventare o dei risultati che otteniamo o non otteniamo nella vita.
Ma di chi siamo e di cosa doniamo a noi stessi e agli altri.
E una volta che siamo arrivati a toccare i contorni di quella statua, che siamo noi, con le nostre qualità, potenzialità, talenti unici, occorre fare un ulteriore passo, ancora più in profondità, dentro di noi, per riuscire ad arrivare al nostro cuore e con esso scaldare noi stessi e portare luce nel mondo.
Ti abbraccio!